La nuova fitodepurazione di Urupia: com’è andata a finire…

Come programmato e abbondantemente annunciato nei mesi scorsi, durante la settimana tra l’11 e il 17 luglio si sono svolti a Urupia i lavori di rifacimento del vecchio impianto di fitodepurazione. Come voi tutte sapete l’impianto, realizzato nell’ottobre del 1995 (primo impianto di fitodepurazione a canneto mai realizzato in Italia), nonostante fosse stato dimensionato e costruito per funzionare (almeno) 10 anni, ha offerto alla comune Urupia i suoi servigi per più del doppio del tempo previsto, depurando i notri scarichi e trasformando magicamente, per quasi 21 anni, le nostre produzioni biologiche in acqua praticamente potabile, buona a far crescere migliaia delle piante che oggi circondano la nostra casa. E tuttavia, il tempo passa per tutti. In occasione del ventesimo compleanno di Urupia abbiamo verificato che il nostro vecchio impianto non ce la faceva più: il filtro era saturo e le vasche di decantazione non riuscivano più a decantare i liquami, soprattutto quando si verificavano i cosiddetti ‘picchi di utenza’, cioé durante i raduni, le feste e le iniziative che, ormai (e per fortuna), sempre più numerose si svolgono dentro la nostra comune. Troppo lavoro, anche per il nostro buon vecchio amato impianto. E’ stato così che alcune delle nostre vecchie amiche hanno pensato bene di farci un fantastico, utilissimo regalo, lanciando una sottoscrizione, con l’obiettivo di raccogliere 8/10000 euro e usarli per rimettere a nuovo il vecchio impianto. L’ultimo aggiornamento di Cinzia (l’intestataria del conto corrente sul quale andavano versati i contributi), del 15 giugno scorso, dava come obiettivo raggiunto la cifra di 9100 euro ( alla quale bisognerebbe aggiungere qualche altro centinaio di euro raccolti direttamente da Urupia, senza passare dal conto corrente: qualche iniziativa a casa, qualche contributo, ecc.). Insomma, i soldi alla fine sono stati raccolti. E il lavoro è stato realizzato. Di fatto, insieme a Floriana Romagnolli, nostra amica e consulente, abbiamo valutato che il dimensionamento del vecchio impianto (trenta abitanti equivalenti al giorno) era sufficiente anche per le attuali utenze della comune: i problemi stavano piuttosto nella scarsa capacità di decantazione del solido durante i ‘picchi’ (nel corso di alcune iniziative la comune viene ‘visitata’ da centinaia di persone) e nella ormai evidente saturazione del materiale di riempimento del vecchio filtro. Così abbiamo svuotato il vecchio filtro, pur mantenendone la collocazione e le dimensioni e lo abbiamo riempito con del materiale nuovo (ghiaia e graniglietto); inoltre abbiamo aggiunto alla vecchia IMHOFF e alla vecchia (unica) vasca di raccolta altre tre vasche di decantazione (la ‘tricamerale’), con lo scopo di rallentare il corso dei liquami durante gli aumenti improvvisi di utenza. I costi dell’operazione sono stati calcolati in maniera da stare dentro il budget disponibile. Di seguito il dettaglio delle spese: – costo dello scavatore per lo scavo per la tricamerale: euro 500 – costo della tricamerale in polietilene e del materiale di riempimento dello scavo: euro 1650 + euro 330 – costo dell’autospurgo per lo svuotamento del vecchio impianto: euro 200 – costo dei mezzi per lo svuotamento del vecchio filtro, il livellamento del materiale e il riempimento del nuovo filtro: euro 1500 – costo del telo in EPDM, del tessuto non tessuto e delle flange di raccordo: euro 1980 – costo del materiale di riempimento del nuovo filtro (ghiaia e graniglietto): euro 1300 – costo delle tubazioni idrauliche (drenaggio, pvc, polietilene): euro 630 – costo dei materiali per il rifacimento dell’impianto elettrico: euro 250 – a Floriana Romagnolli per la consulenza e la relazione tecnica: euro 750 – costi burocratici di vario tipo (marche da bollo, ecc.): euro 150 – costo birre per gli operai e le operaie della squadra tecno: euro 50 Totale costi: euro 9290. Lo scopo principale di questa lettera, tuttavia, non è tanto quello di rendicontare i lavori e i costi sostenuti, quanto soprattutto quello di ringraziare quante e quanti hanno permesso, con il loro contributo (economico e non) la realizzazione di questa nuova impresa.

Grazie di cuore a tutte/i

l’assemblea delle comunarde di Urupia

Qui potete scaricare la relazione tecnica dell’intero progetto

Ed ecco alcune fotografie che ripercorrono le fasi salienti dei lavori:

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I capitoli precedenti:

Urupia’s fito benefit

Urupia’s fito benefit – Inizio lavori


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